L’elemento più significativo del nuovo nodo viario Sarpi è l’omonimo cavalcaferrovia, che supera il fascio binari posto ad ovest della stazione ferroviaria di Padova. L’impalcato del cavalcaferrovia, con luce di calcolo pari a 102 mt., è appeso agli archi in acciaio a sezione trapezia, posti su piani verticali, mediante stralli in acciaio a sezione circolare piena. Gli archi in pianta formano un triangolo isoscele con la base posta sul lato sud e il vertice a nord rispetto al fascio dei binari; gli archi funzionano a spinta eliminata, con catena costituita dall’impalcato, per contenere la trasmissione degli sforzi orizzontali ai plinti e alle fondazioni; la trazione delle catene degli archi è assorbita da travi longitudinali che convergono sul “naso” lato nord e sulle zone di appoggio divaricate sul lato sud, con due importanti cerniere, inserite per consegnare ai tiranti prevalentemente sforzi normali. L’impalcato è in struttura mista, costituita da una soletta in calcestruzzo e da un graticcio di 5 travi di acciaio longitudinali, alte 2.00 mt., poste ad interasse di 4 mt., poggianti su traversi principali alti 2 mt. con sezione a doppio T, anima piena e passo 10 mt., sorretti ai lati o al centro dai tiranti che riportano gli scarichi sull’arco, le anime delle travi laterali sono inclinate, il graticcio ha conformazione regolare per circa 90 mt. e, poi, sul lato nord, si deforma in maglie romboidali per raggiungere due zone di appoggio divaricate rispetto all’impronta degli archi. Questi appoggi divaricati forniscono alla struttura la capacita di contrastare efficacemente i carichi antimetrici. La soletta di calcestruzzo ha spessore pari a 25 cm, è larga 21.80 mt. per circa 90 mt., divergendo in corrispondenza dei viadotti lato nord; è portata, in fase di getto, dalle nervature della lamiera grecata. Il progetto presenta le seguenti peculiarità:
- I collegamenti viabilistici e ciclo-pedonali sono funzionali alle interconnessioni con la rete cittadina, ed in particolare a realizzare la richiesta cucitura tra il quartiere Arcella e il centro città;
- L’ingombro planimetrico delle carreggiate è ridotto al minimo ed è compresso verso i confini del sedime ferroviario;
- Gli ostacoli prospettici creati dalle sedi viarie in quota sono allontanati dagli edifici esistenti e programmati;
- Viene realizzata una dorsale servizi (cavi e tubazioni), in grado di rafforzare alcune maglie dei sistemi a rete, con percorsi economici e di facile manutenzione;
- Gli spazi sotto le rampe sono utilizzabili per parcheggi e depositi vari.