La città di Vittorio Veneto, provincia di Treviso, è situata ai piedi delle Prealpi venete, lungo la sponda sinistra del fiume Piave, attraversata nel suo territorio dall’Autostrada A27 che arriva fino a Belluno. Il progetto della variante di Vittorio Veneto nasce dalla necessità di liberare dal traffico automobilistico l’abitato cittadino, il cui centro storico e residenziale è oggi attraversato nella sua interezza dall’attuale S.S.51 di “Alemagna”, che dal Cadore scende sino a Conegliano. La variante consta essenzialmente nella realizzazione di un tracciato in nuova sede che, attraversando in galleria la dorsale di Serravalle, bypassa ad est il paese sviluppandosi, in un contesto tipicamente pedemontano, sulla sinistra idrografica del Fiume Meschio.
Il Progetto Esecutivo ha riguardato il primo tratto ed il collegamento tra la rotatoria “La Rindola” e l’attuale tracciato della S.S. 51.
Rispetto agli scenari in cui fu individuata l’opportunità di realizzare una variante alla S.S. 51, molte sono le modifiche che ha subito il contesto territoriale ed infrastrutturale di riferimento. Tuttavia l’insieme degli obiettivi da perseguire e le motivazioni che accompagnano tale opportunità rimangono ancora attuali, avendo anzi acuito, per taluni aspetti, la loro importanza.
Tra le opere d’arte maggiori:
- La galleria S. Augusta (dal nome del santuario sotto attraversato), che costituisce la parte preponderante di questo tracciato.
- I ponti Meschio Nord e Sud
- La galleria artificiale Via Carso
Nell’ambito della Progetazione Esecutiva di Dettaglio la Idroesse Engineering ha eseguito il monitoraggio degli edifici sottoattraversati dallo scavo della galleria naturale S. Augusta.
Lo scopo fondamentale dell’elaborazione degli spostamenti giornalieri dei fabbricati, registrati attraverso l’utilizzo di stazioni totali (Leica TS16) posizionate in zone strategiche, è stato quello di restituire i risultati in termini di distorsioni angolari e dilatazioni orizzontali delle pareti strumentate di ciascun edificio; questi, riportati nei diagrammi con le frontiere di attenzione, allerta ed allarme, hanno consentito di seguire quotidianamente l’andamento delle singole pareti e prevedere con sufficiente anticipo le azioni da intraprendere.